 (The Flock)
(The Flock)Con Richard Gere, Claire Danes,
Kaddee Strickland, Russel Sams, Matt Schulze,
Kristina Sisco, Avril Lavigne
Genere Azione, colore 101 minuti
Produzione USA 2007 - Distribuzione 01 Distribution
uscita nelle sale: giovedì 14 agosto 2008
Preferibile il più significativo titolo originale  "The Flock", Il gregge (così sono chiamati in America i predatori sessuali in  libertà vigilata) che l'anonimo "Identikit di un delitto".
E' il primo film hollywoodiano di Andrew Lau, pseudonimo di Wai  Keung Lau (il regista di Hong Kong autore della celebrata trilogia di  "Infernal  Affairs", di cui "The Departed - Il bene e il male" di Martin Scorsese, premio Oscar  2006, è  il remake) e  la fonte di ispirazione è sicuramente il thriller psicologico genere  "Il silenzio degli innocenti" "I soliti  sospetti" "Seven" (di questo riecheggia  anche l'ultima scena). Ma siamo a ben altri livelli.
Il film di Lau non solo  non regge il confronto con gli illustri predecessori ma sottende messaggi e  ideologie che la migliore e più impegnata produzione hollywoodiana ha sempre  rifiutato: il fine giustifica i mezzi, il farsi giustizia da sé è giusto, dal  male non si guarisce, il recupero dei criminali è impossibile, chi sbaglia  continuerà a farlo… Inconcepibile che Richard Gere, che un giorno e l'altro pure  parla di buddismo pace non-violenza, si sia prestato a una operazione del  genere!
La critica ha detto che è il ruolo "più tormentato" della carriera di  Gere, io direi che è il peggiore, insieme al recente poco credibile (e a volte  noioso) "The  Hunting party".
Un film a volte  ridondante ed enfatico, cupo e tetro nella sua atmosfera depressa e desolata,  formalmente ineccepibile ma con qualche velocizzazione da videoclip di troppo,  non sempre lineare e comprensibile, sconnesso e spesso improbabile (il che  naturalmente toglie pathos e suspense alla vicenda), e che per di più riecheggia  un'infinità di produzioni televisive con tutti gli stereotipi del  caso.
Un ottimo cast (completamente sprecato) per un film reazionario e  misogino, che cerca "nello spettatore un  complice alla mancanza di sensibilità e intelligenza narrativa, quasi  ricattandolo con sviluppi assurdi e manichei" (Cinefile.biz).
p.s.
Il film, dopo essere stato proiettato al  Festival di Palm Beach, non ha trovato collocazione nelle sale cinematografiche  americane  ed è stato distribuito direttamente solo in dvd.
 
 
 
 

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