venerdì 15 agosto 2008

"Identikit di un delitto" di Andrew Lau

(The Flock)
Con Richard Gere, Claire Danes,
Kaddee Strickland, Russel Sams, Matt Schulze,
Kristina Sisco, Avril Lavigne
Genere Azione, colore 101 minuti
Produzione USA 2007 - Distribuzione 01 Distribution
uscita nelle sale: giovedì 14 agosto 2008

Preferibile il più significativo titolo originale "The Flock", Il gregge (così sono chiamati in America i predatori sessuali in libertà vigilata) che l'anonimo "Identikit di un delitto".

E' il primo film hollywoodiano di
Andrew Lau, pseudonimo di Wai Keung Lau (il regista di Hong Kong autore della celebrata trilogia di "Infernal Affairs", di cui "The Departed - Il bene e il male" di Martin Scorsese, premio Oscar 2006, è il remake) e la fonte di ispirazione è sicuramente il thriller psicologico genere "Il silenzio degli innocenti" "I soliti sospetti" "Seven" (di questo riecheggia anche l'ultima scena). Ma siamo a ben altri livelli.
Il film di Lau non solo non regge il confronto con gli illustri predecessori ma sottende messaggi e ideologie che la migliore e più impegnata produzione hollywoodiana ha sempre rifiutato: il fine giustifica i mezzi, il farsi giustizia da sé è giusto, dal male non si guarisce, il recupero dei criminali è impossibile, chi sbaglia continuerà a farlo… Inconcepibile che Richard Gere, che un giorno e l'altro pure parla di buddismo pace non-violenza, si sia prestato a una operazione del genere!
La critica ha detto che è il ruolo "più tormentato" della carriera di Gere, io direi che è il peggiore, insieme al recente poco credibile (e a volte noioso)
"The Hunting party".

Un film a volte ridondante ed enfatico, cupo e tetro nella sua atmosfera depressa e desolata, formalmente ineccepibile ma con qualche velocizzazione da videoclip di troppo, non sempre lineare e comprensibile, sconnesso e spesso improbabile (il che naturalmente toglie pathos e suspense alla vicenda), e che per di più riecheggia un'infinità di produzioni televisive con tutti gli stereotipi del caso.

Un ottimo cast (completamente sprecato) per un film reazionario e misogino, che cerca
"nello spettatore un complice alla mancanza di sensibilità e intelligenza narrativa, quasi ricattandolo con sviluppi assurdi e manichei" (Cinefile.biz).
p.s.
Il film, dopo essere stato proiettato al Festival di Palm Beach, non ha trovato collocazione nelle sale cinematografiche americane ed è stato distribuito direttamente solo in dvd.

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