Recentemente abbiamo parlato di "rinascita del cinema italiano".
Il 31 luglio si è chiusa ufficialmente la stagione 2007-2008 e il bilancio per la nostra produzione è nettamente positivo.
Al top troviamo "Natale in crociera" (lo scorso anno un nostro film aveva raggiunto il secondo posto nella classifica dei migliori incassi, "Manuale d'amore 2" ) ma la vera sorpresa è che ben 25 film italiani si trovano tra i 100 lavori di maggior successo al botteghino (ben dieci in più rispetto a due anni fa; quasi il doppio rispetto a cinque anni fa, quando i film italiani nei primi cento erano stati solo tredici "Giornale dello spettacolo") . Da sottolineare poi l'exploit di "Gomorra" con 10 milioni di incasso: sorprendente per un film senza attori di richiamo e sottotitolato (ma il battage dei media è stato enorme).
Per Daniele Lucchetti "è migliorata la qualità dei nostri film, e il pubblico ha risposto. Accanto ai film fenomeno, alle commedie natalizie e simili, è cresciuto l'interesse anche verso il cinema d'autore, che oggi è meno introverso e punitivo nei confronti degli spettatori".
E' un buon momento non solo per il nostro cinema: gli incassi generali hanno raggiunto cifre che non si vedevano dal lontano 1986 e ciò in controtendenza rispetto agli altri paesi europei (ma i film capaci di superare i 10 milioni di euro, che nella precedente stagione erano stati dodici, quest'anno sono solo nove).
Riccardo Tozzi, presidente dell'Unione produttori, ha dichiarato: "nel mercato cinematografico si sta assistendo al fenomeno della riconquista del pubblico. Gli ultimi risultati non rappresentano un caso eccezionale, ma il punto di svolta di una tendenza in atto già da qualche anno. Per il futuro sono pronto a scommettere su numeri ancor più positivi".
L'ottimismo è condiviso da Paolo Pozzi, presidente dell'Associazione dei distributori: "Il mercato si è evoluto; l'esplosione dei multiplex permette ai film di grande richiamo popolare, che sono poi quelli che determinano gli esiti del mercato, di uscire con un numero di copie molto maggiore rispetto al passato e di sfruttare in pieno la spinta delle campagne promozionali". Merito anche, secondo Paolo Protti (presidente della Associazione degli esercenti), di una più oculata offerta di titoli durante tutto l'arco dell'anno, evitando intasamenti in particolari periodi "che alla fine danneggiavano tutti".
Da rilevare però che questa stagione si è distinta per un botteghino altalenante con partenza promettente fino a dicembre e una frenata nel primo semestre 2008 rispetto all'analogo periodo 2007 (segno di ripercussione al cinema della più generale crisi economica, secondo il mensile "Ciak").
Il cinema americano mantiene la propria quota di mercato ma i cartoon vanno meglio dei supereroi e degli effetti speciali (la buona notizia è che film d'autore come "Non è un paese per vecchi", "Leoni per agnelli", "Into the wild" in Italia hanno superato negli incassi produzioni più commerciali).
Il flop lo registra il cinema europeo: quello francese e inglese sono in fondo alla classifica, lo spagnolo e il tedesco non compaiono affatto.
Vedi il bilancio definitivo...
tutteleproblematiche
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