Lodevole equilibrio tra commozione e divertimento, toni agrodolci e sommessi, leggerezza e sostanza caratterizzano il nuovo film di Luca Lucini (al suo attivo l'allegro e intelligente "L'uomo perfetto", oltre che il campione d'incassi "3 metri sopra il cielo"): un film "fatto di piccole emozioni e lontano dallo stile deprecabilmente urlato di tanto cinema di genere delle nostre parti" (FilmUp).
Ispirata a Le avventure semiserie di un ragazzo padre dell'australiano Nick Earls ("romanzo che mescola a giuste dosi umorismo, vita vissuta e tragedia" Panorama), una commedia corale, delicata e garbata, seria e scanzonata, comica e malinconica al contempo (col suo elargire armoniosamente sorrisi e lacrime), romantica al punto giusto e che ha il merito di offrire interessanti spunti di riflessione. Una storia piccola ma non provinciale (potrebbe svolgersi in qualsiasi parte del mondo occidentale), un film di sicuro impatto emotivo e attento alle diverse psicologie, un lavoro che vede finalmente la cinematografia italiana trattare argomenti non frivoli con leggerezza ma non con volgarità o superficialità: "un bel modo di affrontare temi complessi senza retorica e senza la mano pesante e autoreferenziale di gran parte del nostro cinema" (Cinemadipendente).
"Solo un padre" è un film profondamente umano che parla delle difficoltà della vita e delle possibilità di affrontarle al meglio, un messaggio di speranza positivo ma non banale.
Più che buona la direzione degli attori, tutti bravi e accattivanti: abile Lucini nel creare un forte rapporto di empatia tra spettatore e protagonisti (un sempre più convincente Luca Argentero, una splendida Diane Fleri ormai non più semplice promessa del cinema italiano).
p.s.
Peccato (veniale?) la musica che spesso si mostra invadente e soverchia le immagini.
martedì 2 dicembre 2008
"Solo un padre" di Luca Lucini
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