Prodotto da Tom Hanks, campione d'incassi in USA, incoronato al National Movie Awards come miglior musical e per la migliore interpretazione femminile, giunge finalmente in Italia la versione cinematografica dello spettacolo che spopola da decenni nei teatri di tutto il mondo.
Diretto da Phyllide Lloyd (regista dell'allestimento originale a Broadway), il film è una fiaba musicale (con scenario pittoresco che più non si può) ironica, fresca, elettrizzante: regala due ore di spensieratezza e di allegria, senza mai un attimo di stanchezza. Grande ritmo, battute spesso divertenti e non banali, canzoni ("abilmente cucite insieme", Il Messaggero) orecchiabili cantabili accattivanti e dall'arrangiamento sorprendentemente moderno.
Un inno alla vita e alla gioia con il palese messaggio che la possibilità di essere felici prima o poi viene offerta a tutti: ma il film abilmente e sottilmente introduce temi non usuali nel musical e che fanno onore alla sceneggiatura di Catherine Johnson (l'adulto costretto a fare i conti con la sua vita, la gioventù in cerca di identità…) e prende posizioni non convenzionali (la donna ha il diritto di gestire il sesso come le pare, l'omosessualità non è uno scandalo, giuste per i giovani le esperienze prematrimoniali…).
Naturalmente domina il tutto la grande Meryl, divertente e divertita quanto mai, encomiabile nella sua capacità di rinnovarsi e di giocare con entusiasmo e ammirevole vitalità. Anche i critici che non si sono mostrati molto teneri con il film hanno applaudito la sua eccezionale performance: scrive Il Giornale "Un gioco di nostalgie, ripicche sentimentali, disvelamenti ed equivoci sopra i quali troneggia una sorprendente Meryl Streep abilissima cantante, che è il vero asso della manica del film", Il Messaggero "Strepitosa la performance di Meryl Streep… che riesce a comunicare un'energia, un buonumore, una felicità (artistica innanzitutto) semplicemente irresistibili", Cinematografo.it "Una Meryl Streep pronta per le Olimpiadi" , La Stampa "Il coraggio di cantare, ballare, saltare, ma soprattutto di indossare, per quasi tutto il film, un'informe tuta di jeans su scarpe da ginnastica raso terra… Meryl Streep, 59 anni e madre di quattro figli, vince la sua ultima sfida d'attrice", Quotidiano Nazionale "Strepitosa e scatenatissima Meryl…", Rolling Stone "Meryl Streep can do anything", Il Corriere della Sera "Ma la carta vincente è Meryl Streep… Considerata a ragione la grande tragica di Hollywood… domina dall'alto del suo carisma", Ciak "L'eccezionalità è in Meryl Streep che si anima come una ragazzina prodigio", La Repubblica "Meryl Streep domina la scena come una regina incontrastata e i tre partner maschili… sembrano adattarsi docilmente e volentieri a un compito un po' ornamentale" .
Da sottolineare che nella bellissima e struggente "The Winner Takes It All", una Mina o una Barbra Streisand non avrebbero potuto fare di meglio.
Bravissime Julie Walters e Christine Baranski, autoironiche e godibili al massimo. Deliziosa (e mai leziosa) Amanda Seyfried.
Spiritosa e sorprendente la sequenza dei titoli di coda, "con un'ironica esibizione on stage dell'intero cast in preda a un delirio puro anni Settanta, con acconciature e costumi meravigliosamente kitsch" (Movieplayer).
sabato 4 ottobre 2008
"Mamma Mia!" di Phyllide Lloyd
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