Colpevolmente arriva in Italia due anni dopo la sua realizzazione (eppure negli USA è stato un inaspettato grandissimo successo, tanto da ispirare una omonima serie televisiva), questo piccolo grande film: fatto di tante minime cose, mai gridato ma delicato, molto soft, lieve e pieno di sfumature.
Quanto di più lontano si possa immaginare dal tipico prodotto hollywoodiano (niente scene spettacolari, molte parole più che azioni, assenza di lieto fine… e poi basti pensare che è stato girato solo in quindici giorni), "10 cose di noi" è diretto e sceneggiato da Brad Silberling (suo il "Lemony Snicket's - Una serie di sfortunati eventi" di qualche anno fa).
Tanti spunti di riflessione sulla condizione umana e sull'odierna società, introspezione psicologica fine e intelligente, dialoghi mai banali… caratterizzano questa storia della nascita di una profonda amicizia tra un lui e una lei diversissimi, un famoso attore in disarmo lui e una semplice battagliera commessa lei (amicizia inaspettatamente preziosa per ambedue: lui si rimetterà in discussione dopo anni di carriera, lei darà una svolta decisiva alla propria vita).
Un film (il titolo originario "10 Items or less" è un riferimento alle casse veloci dei supermercati americani) che lascia un senso gradevole di ottimismo: all'uscita della sala ci si sente più sereni e fiduciosi, più interessati ad osservare e conoscere gli altri, più curiosi di scoprire quale sia il vero senso della vita, più disponibili ad affrontare scelte forse rischiose ma indispensabili a combattere le comode sicurezze dell'inazione..
Entusiasmanti le performance di Morgan Freeman e di Paz Vega: lui si conferma uno dei migliori attori del grande schermo, lei rivela un fascino e una personalità difficilmente dimenticabili.
Un plauso particolare all'accattivante colonna sonora, funzionale e non invasiva.
Primo caso di prodotto contemporaneamente in sala e disponibile legalmente in rete, "10 cose di noi" è un film che gli appassionati di buon cinema non dovrebbero lasciarsi scappare.
p.s.
da non perdersi assolutamente i titoli di coda.
recensioni
mercoledì 30 aprile 2008
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