La guerra in Iraq. Il 12 marzo 2006 cinque giovani marines americani violentano una quattordicenne irachena e poi la uccidono insieme ai suoi familiari. Intanto i media cercano con ogni mezzo di nascondere gli orrori della guerra.
Da un celebrato regista quasi settantenne ci si aspetterebbe "un vivere di rendita" e un abuso di manierismo, e invece Brian De Palma sposa la moderna tecnica del digitale e crea qualcosa di completamente innovativo e originale: mescolando vero e falso, documenti reali e ricostruzioni soggettive, you tube e blog, videodiari e telecamere a circuito chiuso, telegiornali e riprese amatoriali, reportage e programmi delle televisioni locali... realizza un'opera sorprendentemente coesa e unitaria, di forte impatto emotivo.
Redacted ("pronto per la pubblicazione") è, contemporaneamente, freddo e scioccante, commovente e agghiacciante. Uno sconvolgente pugno nello stomaco per ogni spettatore.
"Il regista firma uno dei più duri e lucidi atti d'accusa non solo contro la politica estera di Bush, ma su tutta la cultura americana delle immagini" (Corriere della Sera), "è un film sulla verità, la verità dell'immagine, nell'immagine e dietro l'immagine video-cinematografica" (Gli Spietati): altamente emblematici l'inizio (i titoli di testa recanti la scritta d'obbligo -i fatti e i personaggi descritti sono opera di finzione- vengono ironicamente cancellati, come nei documenti top secret) e la prima scena in cui un soldato annuncia che la prima vittima della guerra sarà la verità.
In meno di novanta minuti De Palma mostra (nessuno prima di lui lo aveva fatto così spietatamente e lucidamente) come in ogni guerra gli uomini si comportino più da robot che da esseri pensanti e come l'ignoranza e l'ingenuità possano facilmente tramutarsi in violenza e orrore.
Con ammirevole sintesi e ritmo serrato, con rara ed encomiabile profondità… un ritratto disperato del mondo contemporaneo in cui ogni speranza sembra bandita.
Leone d'argento Festival di Venezia, un'opera profonda che impedisce al pubblico la più che minima distrazione, lo coinvolge totalmente e lo rende massimamente partecipe.
"E' uno dei dieci o venti film più importanti mai fatti! impossibile d'ora in poi non citarlo in qualsiasi manuale di cinema, non solo di genere" (Macs). Ed è inconcepibile (o forse no?) che non sia stato distribuito nelle sale e che si possa vedere solo sulle reti a pagamento.
recensioni
venerdì 27 giugno 2008
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento