mercoledì 14 maggio 2008

"Mongol" di Sergei Bodrov

Sicuramente un grande spettacolo: superbi paesaggi, fotografia smagliante, immagini magnifiche, bei costumi, scenografie imponenti, movimenti di macchina perfetti, ottimo uso del digitale, suggestivi giochi di luce, colonna sonora accattivante…
Qualche perplessità sul contenuto.
La prima parte (l'infanzia del protagonista) è eccessivamente e inutilmente lunga, la presa del potere definitiva (che avrebbe dovuto essere la sezione più interessante) è sbrigativamente risolta negli ultimi dieci minuti, alcune situazioni tendono a ripetersi…
Tadanobu Asano, che interpreta Gengis Khan, sembra dotato di poca personalità e non domina la scena…

Il risultato è che la grandezza di questo vero e proprio mito non viene fuori (e l'amalgama tra realismo favolistico magico non appare riuscito).

Sergei Bodrov (a cui si devono buoni film come "Il prigioniero del Caucaso" ma anche prodotti deludenti come "Il bacio dell'orso") ha realizzato con "Mongol" un'epopea che a molti critici è piaciuta e che costituisce una specie di revisione storica di un personaggio tramandatoci finora come simbolo di ferocia e di violenza. Il regista russo ha voluto puntare non solo sulle grandi scenografiche battaglie ma anche sull'intimo dei personaggi: i due aspetti però, l'epico e l'elegiaco, stentano ad amalgamarsi. Il primo è di grande suggestione visiva, il secondo appare superficiale (e non emoziona né coinvolge).
Un film riuscito a metà, che molti spettatori potrebbero apprezzare ma che altri troveranno inferiore alle aspettative: un film che regge il paragone con i migliori blockbuster hollywoodiani, ma nulla di più.
Nomination agli Oscar.

recensioni


Nessun commento: