lunedì 1 settembre 2008

"Eldorado road" di Bouli Lanners

(Eldorado)
Con Bouli Lanners, Fabrice Adde,
Philippe Nahon, Françoise Chichéry
Genere Drammatico, colore 85 minuti
Produzione Francia, Belgio 2008
Distribuzione Archibald Enterprise Film
[Uscita nelle sale venerdì 29 agosto 2008]


Presentato, e premiato, al 61° Festival di Cannes un film fatto di tante piccole cose, ma profondo e intelligente. Apparentemente umoristico e caricaturale, un quadro amaro e desolante dell'attuale società dominata dalla solitudine, dall'angoscia, dalla incomprensione. L'Eldorado è una terra immaginaria, impossibile da raggiungere.

Le parole sono ridotte al minimo, non servono. Regia e recitazione dei due protagonisti, sobri e misurati al massimo, sono eccezionali nell'esprimere, e nel trasmettere, sentimenti e inquietudini che ci appartengono e che ci consentono di partecipare a quanto vediamo sullo schermo, consapevoli che si parla di noi, delle nostre città, delle nostre vite, del nostro vuoto esistenziale.

Più di una scena sarà difficilmente dimenticabile: le inquadrature delle facciate delle case, certi cieli minacciosi… e soprattutto la sequenza della madre che stringe le mani all'amico del figlio (una delle cose più intense e struggenti che il grande schermo ci abbia mai mostrato).

Questo è il secondo lungometraggio di
Philippe "Bouli" Lanners, personalità anticonformista e multiforme (pittore, attore, regista, sceneggiatore…) piuttosto nota in Belgio, un'opera breve ed essenziale (meno di 90 minuti), al contempo tenera e cruda, commovente e tragicomica, grottesca e drammatica, divertente e malinconica, sempre coinvolgente e imperniata su figure di grande realtà e umanità con le loro gioie (poche) e sofferenze (molte).

Montaggio perfetto, fotografia splendida nel presentarci un Belgio ignoto inedito imprevedibile (che gli stessi protagonisti stentano a riconoscere), colonna sonora accattivante ed emozionante (mai invadente, sempre presente al momento opportuno).

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