lunedì 16 giugno 2008

Come Hollywood spreme i Supereroi

La nascita ufficiale del cinema, corrispondente alla prima proiezione pubblica che i fratelli Lumiere effettuarono a Parigi il 28 dicembre 1895, precede di qualche settimana quella del fumetto, con la comparsa del personaggio "The Yellow Kid" sul quotidiano "New York World": era infatti il 16 febbraio 1896 quando Richard Felton Outcault pubblicava la prima tavola di quello che viene ritenuto, ormai simbolicamente, il primo eroe dei comics...
Non è quindi un caso che tra i due media esistano da oltre un secolo significativi rapporti, sia per mezzo delle trasposizioni di comics su pellicola sia per le influenze cinematografiche nei fumetti, e che oggi si assista ad un massiccio ritorno su pellicola degli eroi disegnati…
I due media, quando hanno avuto modo d'interagire, sono sempre stati premiati dal pubblico: i flop veri e propri si contano sulle dita di una mano, mentre i successi - duraturi o meno - sono stati di gran lunga più numerosi
(Little Nemo).
Il matrimonio fra cinema e fumetti si sta rivelando un ottimo affare sia per le case editrici sia per Hollywood. Le prime sono riuscite a riparare bilanci fallimentari vendendo i diritti d'autore delle loro creazioni, come ad esempio la gloriosa Marvel che dopo anni di declino ha chiuso il bilancio 2002/2003 in attivo e con un'impennata delle quotazioni in borsa; dall'altra parte le case produttrici hollywoodiane si sono ritrovate a distribuire film baciati da un enorme successo commerciale (Massimo Merragain).

Visto che gli episodi precedenti hanno portato miliardi di dollari alle major (spesso salvandole), si assiste a una frenetica invenzione di sequel e prequel con la speranza che gli incassi continuino a volare. Quel che è certo è che "volano" i finanziamenti per la realizzazione: 400 milioni di dollari finora il costo complessivo dei nuovi
"X-men" e "Superman".

Le aspettative sembrano buone: negli ultimi tre anni ben due miliardi di dollari sono venuti dai film progettati in serie (il 20 per cento degli incassi complessivi). Da non dimenticare poi i dvd, i videogames, i parchi gioco…

Ecco perché, spiega allarmato il critico David Thomson, molte opere prendono l'aspetto fumettistico (per struttura, montaggio, effetti speciali, contenuto…):
"Harry Potter", "Le Cronache di Narnia", "Mission impossible III", il nuovo "Casino Royal", "Bourne ultimatum"...

Non paghi di sequel e prequel, i cervelloni del marketing punteranno anche sugli "spin-off": film che vedranno protagonista uno dei personaggi del gruppo seriale.

Ulteriore dimostrazione di quanto detto, la Marvel (il colosso dei comics) si è traformata in casa di produzione: prime realizzazioni "Iron man" e "L'incredibile Hulk".

Consiglio infine di leggere l'interessante articolo di Alessia Di Giovanni che, tra l'altro, traccia una storia del sodalizio fumetto-cinema.
tutteleproblematiche


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